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| Cap. 31 ... Langdon, incuriosito, chiese: << Dunque, secondo te il fatto di essere cristiani o musulmani dipende semplicemente da dove si nasce? >>. << Non è ovvio? Basta guardare la diffusione delle religioni nel mondo. >> << Dunque, la fede è un fatto casuale? >> << No, la fede è universale. Sono arbitrarie le interpretazioni specifiche che ne diamo. C'è chi prega Gesù, chi va alla Mecca, chi studia le particelle subatomiche. Ma in un modo o nell'altro siamo tutti in cerca della verità, di qualcosa che ci trascende. >> langdon pensò che gli sarebbe piaciuto che i suoi studenti sapessero esprimersi con altrettanta chiarezza. Diamine, avrebbe voluto sapersi esprimere così anche lui. << E tu? >> chiese. << Tu credi in Dio? >> Vittoria rimase a lungo in silenzio. << La scienza mi dice che deve esserci un dio, la mente che non lo comprenderò mai, e il cuore che non sono tenuta a farlo. >> Langdon ammirò la concisione di quella risposta. << Quindi, secondo te Dio esiste, ma noi non lo comprenderemo mai. >> << Non la comprenderemo mai >> lo corresse Vittoria con un sorriso. << Penso che i nativi americani avessero ragione. >> Langdon ridacchiò. << A adorare la Madre Terra? >> << Gea. Il pianeta è un organismo vivente. Noi siamo le sue cellule e abbiamo funzioni diverse, ma siamo interconnessi. Siamo l'uno al servizio dell'altro e tutti al servizio di tutto. >> ... | |
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